Convertire l’ospedale Murri di Fermo in un Campus Universitario è la proposta lanciata da Alessandro De Grazia Segretario Generale della Camera del Lavoro Cgil di Fermo.

“Con l’approssimarsi della fine dei lavori del nuovo Ospedale di  Campiglione, si anima a Fermo il dibattito sul futuro del Murri. In tanti in questi giorni, giustamente preoccupati, per le sorti dell’attuale nosocomio fermano, avanzano idee e proposte perché temono che il trasferimento presso la nuova sede di Campiglione, possa rappresentare il definitivo colpo mortale, non solo per le attività commerciali e di ristorazione limitrofe, ma per l’intero centro storico di Fermo che, dal nostro punto di vista, non naviga già in buone acque.

Ci uniamo anche noi al coro dei “preoccupati” e, con lo sguardo rivolto alle future generazioni, lanciamo l’idea di convertire l’ospedale Murri in un Campus Universitario.

Oggi Fermo conta circa 1000 studentesse e studenti universitari, nelle facoltà di scienze infermieristiche e logopedia, ingegneria gestionale ed il conservatorio di musica Pergolesi con i suoi 68 corsi accademici, una buona base di partenza per un Campus Universitario.

Ovviamente, viste le dimensioni della struttura, l’idea potrebbe essere quella di rafforzare le facoltà in campo medico specialistico, magari puntando su un luogo di alta specializzazione nelle malattie dell’apparato muscolo-scheletrioco, viste le tante malattie professionali che, in numero crescente, vengono denunciate nella nostra provincia e che, principalmente, per la diffusa presenza di aziende manifatturiere, si manifestano proprio alle articolazioni a partire dalla sindrome del tunnel carpale.

Da non sottovalutare il fatto che la facoltà di medicina e chirurgia dell’Università Politecnica delle Marche, con il venire meno del numero chiuso, dovrà sicuramente fare i conti con il fabbisogno di nuovi spazi oggi non disponibili, fabbisogno che Fermo potrebbe colmare.

Trattandosi di una struttura imponente, una parte di questa potrebbe essere destinata agli alloggi per gli studenti fuori sede ai quali applicare canoni proporzionati alla loro situazione Isee, fino ad azzerarsi per le famiglie meno abbienti.

Questo andrebbe a risolvere uno dei principali problemi che lamentano gli studenti fuori sede, ovvero quello di trovare un alloggio a prezzi equi e in condizioni dignitose, da qui l’idea del Campus.

Per ultimo, ma non per importanza, la struttura potrebbe avere una parte destinata agli anziani, con la presenza di una Rsa che, nelle situazioni meno gravi, potrebbe avere le caratteristiche di cohousing.

Anche in questo caso, andremmo a dare risposte ai bisogni di tante famiglie superando il gap che la nostra provincia sconta come posti letto in rapporto alla popolazione.

Fermo ha bisogno di idee e progetti che rimettano al centro le giovani generazioni senza dimenticare i bisogni di chi giovane non lo è più e, da questo punto di vista, pensiamo che una intelligente riconversione dell’ospedale Murri possa rappresentare una svolta, per rivitalizzare la città, per arrestare il calo demografico e per immaginare Fermo come baricentro del futuro sviluppo dell’intera provincia. Qualcuno penserà che siamo visionari, probabile, ma oggi più che mai, quando la crisi torna a mordere, servono coraggio e visione a medio e lungo termine, senza le quali si amministra il presente, si gestisce l’ordinario ma non si costruiscono le basi per un futuro solido che rimetta al centro le persone ed i loro diritti. Auguriamo a tutte e tutti che il nuovo anno possa essere all’insegna delle buone idee, dei progetti lungimiranti che possano far riaccendere le speranze in un futuro migliore a chi le speranze le ha perse”.