FERMO – È morto questa mattina, 27 maggio 2025, all’età di 94 anni, don Franco Monterubbianesi, storico fondatore della Comunità di Capodarco. Figura simbolo del cattolicesimo impegnato nel sociale, il sacerdote si è spento a Fermo, sua città natale, dove per oltre mezzo secolo ha portato avanti un’opera rivoluzionaria di inclusione e dignità per le persone più fragili.
La sua salma è esposta nella Cappella della Comunità di Capodarco di Fermo, dove centinaia di persone stanno rendendo omaggio a un uomo che ha segnato la storia del volontariato e dell’accoglienza in Italia. I funerali saranno celebrati giovedì 29 maggio alle ore 15 nel Duomo di Fermo.
Era il Natale del 1966 quando, insieme a tredici persone con disabilità, don Franco diede vita alla prima Comunità di Capodarco sulle colline fermane. Non un istituto, ma un’esperienza di vita condivisa, fondata sull’autonomia, la dignità e la partecipazione. Quel modello innovativo si sarebbe presto diffuso in tutta Italia e anche all’estero, dando origine a una rete di comunità che oggi accoglie ogni anno oltre 1.400 persone tra operatori, volontari, comunitari e obiettori di coscienza.
Nel 1973, estese il progetto anche a Roma, con iniziative pionieristiche come la cooperativa agricola Agricoltura Capodarco, e fu tra i primi in Italia ad accogliere gli obiettori di coscienza, anticipando l’importanza del servizio civile come forma di impegno giovanile.
Instancabile, visionario, fedele al Vangelo e ai più deboli, don Franco è stato per decenni punto di riferimento per il mondo del terzo settore. La sua eredità spirituale e sociale continua a vivere nella rete delle Comunità di Capodarco, nelle persone che ha accolto e nei volontari che ha ispirato.
A Fermo e in tutta Italia, oggi, si leva unanime il cordoglio per un uomo che ha saputo dare voce e dignità a chi non ne aveva. La sua missione continuerà, nelle mani di chi ha creduto nel suo sogno di una società più giusta, solidale e umana.
