“Il civismo è diventato cinismo”. Con queste parole, nella fase di apertura del Consiglio comunale dell’8 luglio 2025, il presidente del Consiglio Francesco Trasatti ha annunciato le proprie dimissioni. Una frase che ha fatto da premessa a un discorso dai toni amari, in cui Trasatti ha evocato un “falò di confronto” – in perfetto stile Temptation Island – chiamando in causa il Sindaco, accusato di aver trasformato un progetto civico condiviso in un trampolino di lancio per una candidatura verso la “nave” del centrodestra, che al momento sembra avere il “vento in poppa”.

«Ora prendete pure la mia indennità e datela a chi volete», ha aggiunto, riferendosi alle polemiche sorte all’interno della stessa maggioranza per la presunta sproporzione del suo compenso rispetto a quello degli altri.

Il sindaco di Fermo, però, non si è presentato al “falò” e il consiglio è stato quindi presieduto, come da regolamento, dal consigliere anziano Renzo Interlenghi.

Francesco Trasatti presidente del Consiglio Comunale di Fermo si è dimesso l'8 luglio 2025

Un ascensore pericoloso per lo spaccio

Si è passati poi all’interrogazione del consigliere Nicolai sulla mancata installazione dell’ascensore in via Salvo d’Acquisto, destinato a completare il collegamento pedonale del cavalcavia davanti all’Istituto professionale. Cavalcavia costato 600.000 euro. «Perché si sono spesi soldi pubblici per costruire una struttura in cemento armato, per poi lasciarla vuota?» ci si è chiesti.

Questa volta il sindaco è intervenuto – tra il serio e il faceto – affermando che la mancata realizzazione dell’ascensore sarebbe legata a un ripensamento dell’amministrazione, che lo considererebbe “pericoloso” per possibili episodi di spaccio e altri comportamenti “a rischio” da parte degli studenti.

Applicare la legge 194 del 1978

Il dibattito si è poi spostato sulla mozione presentata dal consigliere Pascucci, riguardante la mancata attuazione della legge 194 del 1978 tema che nello scorso consiglio aveva fatto mancare il numero legale. Pascucci ha ripercorso vicende e “retroscena” che hanno fatto salire gli ascolti del “programma”, come il racconto delle presunte pressioni su un medico affinché diventasse obiettore di coscienza, o l’elogio della recente legge della Regione Sicilia che prevede concorsi pubblici riservati esclusivamente a medici non obiettori, fino a contemplare il licenziamento per quelli che lo sono.

Una narrazione che stride però con l’assunto che la mozione volesse semplicemente “applicare la legge 194”, dimenticando che è proprio l’art. 9 della stessa legge a riconoscere e tutelare il diritto all’obiezione di coscienza:

“Il personale sanitario ed esercente le attività ausiliarie non è tenuto a prendere parte alle procedure di cui agli articoli 5 e 7 ed agli interventi per l’interruzione della gravidanza quando sollevi obiezione di coscienza, con preventiva dichiarazione.”

La legge siciliana appare dunque contra legem, in quanto introduce una discriminazione simile a prevedere concorsi riservati solo a lavoratori disposti a non scioperare o che accettino il licenziamento nel caso esercitino quel diritto.

Il dibattito è proseguito tra slogan e interventi accesi, con il pubblico presente in aula (evento raro), che scandiva: “Si tratta solo di applicare la legge!”

Un’aula, va detto, spesso deserta. Deserta quando è stata venduta la “casa del custode”. Deserta quando è stata alienata la “Casina delle Rose”. Deserta quando si è rinunciato ad acquistare l’area di Santa Lucia a un prezzo irrisorio. Deserta quando è stato approvato il biodigestore a San Claudio. Deserta quando si sono approvate le trasformazioni urbanistiche dell’ex conceria Sacomar e la variante in zona Campiglione.

E’ iniziata la campagna elettorale

Infine, è stato affrontato un tema che, come dichiarato dallo stesso Sindaco, avrà carattere “elettorale”: la destinazione futura dello stabile che attualmente ospita l’ospedale civile “A. Murri”, in vista dell’apertura del nuovo nosocomio di Campiglione.

Il sindaco ha ipotizzato vari usi: il trasferimento degli uffici provinciali, in modo da restituire aule al sistema scolastico; la permanenza del servizio prelievi e di altri servizi sanitari; l’utilizzo come convitto per l’ITIS.
Ma per sapere se si tratta di concrete proposte o solo di promesse da campagna elettorale, bisognerà attendere le prossime puntate di Temptation Fermo.