Vietata la vendita di bevande da asporto a partire dalle ore 20 di Sabato e fino alle ore 6 di Domenica.
Il sindaco Nicola Loira, in relazione agli episodi di intemperanze avvenuti in centro nelle scorse settimane che hanno avuto il culmine con la rissa avvenuta tra il 18 e il 19 settembre, emana un’ordinanza contingibile e urgente con efficacia da sabato 2 ottobre.
Il provvedimento vieta la vendita per asporto, dalle ore 20 alle 6 del giorno successivo, di bevande di qualsiasi gradazione in contenitori di vetro, lattine e metallo, o in altro materiale potenzialmente utilizzabile quale strumento atto ad offendere o turbare l’incolumità fisica e l’ordine pubblico.
E’ altresì vietata la vendita al dettaglio per asporto di bevande alcoliche e superalcoliche in qualsiasi contenitore.
Resta consentita la consumazione delle bevande, anche alcoliche, all’interno dei pubblici esercizi e nelle aree esterne contigue. E’ sempre fatta salva la vendita con consegna a domicilio, nel rispetto delle norme igienico-sanitarie sia per attività di confezionamento che di trasporto.
Sempre dalle ore 20 alle 6 del giorno successivo vige il divieto di consumare bevande alcoliche di qualsiasi gradazione nelle aree pubbliche o aperte al pubblico e di detenere qualsiasi genere di contenitore di vetro, lattine o in altro materiale potenzialmente utilizzabile quale strumento atto ad offendere.
“L’ordinanza che mi appresto a firmare – spiega Loira – ricalca misure analoghe adottate dai sindaci delle Marche e di altre regioni italiane. Tutela le attività dei pubblici esercizi, spina dorsale dell’economia cittadina, ed evita l’uso improprio dei contenitori di bevande in vetro, latta e altro materiale oltre al consumo itinerante delle stesse a cui conseguono episodi di degrado nei luoghi pubblici e privati, lontani dagli esercizi e dalle loro aree contigue.
Dispiace che, come spesso accade, passaggi interlocutori non definitivi siano stati oggetto di polemiche e strumentalizzazioni prive di qualsiasi intento costruttivo, talvolta lontane dalla verità, potenzialmente dannose per le stesse categorie commerciali e produttive interessate.
Tuttavia non mi sono fatto condizionare dalle polemiche: ho preferito il confronto, anche serrato, sia con gli operatori che con la Prefettura ed i vertici provinciali delle Forze dell’ordine che sento di ringraziare per l’attenzione e l’impegno profuso a Porto San Giorgio al di là delle risorse spesso non adeguate agli scopi”.