di Massimiliano Bartocci

Sarebbero tre le piste al vaglio degli inquirenti per individuare i responsabili degli atti vandalici perpetrati nei confronti degli operatori della redazione fermana di Vera Tv.

Tre le piste al vaglio degli inquirenti

Una prima pista porta ad altre testate giornalistiche infastidite dalla presenza sul territorio di una televisione capace di intercettare una quota sempre maggiore di contributi regionali e comunali nonché di concorrere nella ricerca degli sponsor locali.

Un secondo filone d’indagine riguarderebbe invece la “gelosia” di qualche collega della giornalista Donatella Lappa che avrebbe voluto approfittare della opportunità offerta da Vera Tv.

In fine l’ultimo filone investigativo riguarderebbe il coinvolgimento della parte meno nobile della tifoseria “calcistica” che non avrebbe gradito la presenza di una testata giornalistica considerata vicina a squadre storicamente rivali.

Possibilità da non scartare considerando il fatto che, non più di qualche mese fa, abbiamo assistito sui social alla chiamata al boicottaggio nei confronti di altra emittente “accusata” di aver messo in onda una partita dell’Ascoli Calcio.

Cinque episodi in meno di sei mesi

Sono cinque gli episodi di danneggiamento che si sono verificati nel giro di sei mesi, dal taglio delle gomme e alla vernice sull’auto del cameramen, dalla esposizione di uno striscione contenente insulti e minacce fino al danneggiamento dell’auto aziendale.

In particolare è lo striscione appeso nel centralissimo Viale Vittorio Veneto, difronte all’Hotel Astoria, ad offrire i maggiori indizi (anche per i particolari materiali utilizzati) che potrebbero portare alla individuazione degli autori del gesto.

Striscione appeso nel centralissimo viale  Vittorio Veneto di Fermo con minacce nei confronti della giornalista Donatella Lappa di Vera TV

Presentata una interpellanza parlamentare

Le indagini infatti hanno subito una accelerazione dopo l’ultimo atto vandalico e dopo che il deputato della Lega On. Antonio Zennaro ha comunicato in aula la presentazione di una interpellanza parlamentare per chiedere al Ministro degli Interni di fare luce su quanto accaduto.

Iniziativa parlamentare che segue l’accorato appello della direttrice della emittente televisiva:

“Ci chiediamo se debba succedere qualcosa di più grave alla nostra Donatella o a chi per lei affinché qualcuno decida di muoversi e perseguire chi, senza alcun problema, continua a fare dei danni e continua a seminare paura tra i nostri dipendenti. Non ci aspettiamo solidarietà (ormai siamo abituati) ma chiediamo che almeno si indaghi con forza per stanare chi compie questi atti contro di noi. Una mano anonima che non vuole che 𝗩𝗲𝗿𝗮 𝗧𝘃  sbarchi nel Fermano e non capiamo perché. Sappiamo solo che così, per noi, è diventato impossibile fare informazione senza paura. Senza timori che da un gesto contro un’auto si passi ad un gesto contro una persona. Si parla tanto di stalking. Noi e Donatella siamo vittime di stalking. Di una vera persecuzione. Perché nessuno muove un dito? C’è tanta amarezza perché Vera Tv stava e sta compiendo investimenti nel Fermano. Dà lavoro. Sta aprendo una sede e opera con correttezza. A chi dà fastidio e perché? Qualcuno ci risponda”

Legittime domande che meritano una risposta.