Igor Zavalei, membro del Comitato permanente per l’assistenza sanitaria, la cultura fisica, la famiglia e la politica giovanile della Camera dei rappresentanti dell’Assemblea nazionale della Repubblica di Bielorussia si trova nelle Marche e resterà fino al 2 settembre. La sua presenza è stata richiesta dall’associazione EGAM (associazione di eventi Gastronomici Artigianali Marche, promossa  da Simone Trasarti di Luce Cretarola, Sant’Elpidio a Mare) per dare il via alla rassegna “Amici senza Confini”, un incontro culturale tra Italia, Bielorussia e Ucraina, con la direzione artistica di Nicola Convertino.

A Loreto, Recanati e Massa Fermana la rassegna “Amici senza Confini”

L’iniziativa propone scambi culturali e artistici tra le tre nazioni, compresa la moda e la musica ed ha il patrocinio dalla Regione Marche. “Amici senza Confini” ha debuttato ieri sera (domenica 28 agosto) a Loreto,  in Piazza dei Galli con Look of the Year, il 30 e il 31 a Recanati davanti al Caffè Piazza Leopardi (martedì 30 con  The Look of The Year Fashion Show e  mercoledì 31 con Sanremo Music Awards), il 1° settembre  evento clou a Massa Fermana al Castello Porta Sant’Antonio con il fashion show

I soggiorni di risanamento dopo il disastro di Chernobyl

Igor Zavalei è per la prima volta in Italia e nelle Marche: «L’Italia per noi è il paese della cultura per eccellenza. Inoltre molti dei nostri concittadini, quando erano bambini sono stati accolti in Italia e nelle Marche con i “cosiddetti “soggiorni di risanamento” presso famiglie disposte a ospitare temporaneamente i minori provenienti dalle zone contaminate.  Tra i bambini accolti dall’Italia c’era anche mia moglie Veronika. Sono qui perché è un piacere venire in Italia, per l’invito rivoltomi dall’amico Simone Trasarti e perché ci avete aiutati accogliendo i nostri bambini dopo il disastro di Chernobyl». 

36 anni fa esplodeva il reattore 4 della centrale “Lenin”

Esplodeva 36 anni fa il reattore 4 della centrale “Lenin” a 100 chilometri da Kiev, ma ci vollero giorni per sapere che nell’Unione sovietica si era verificato il più grave disastro atomico della storia.

In Europa e anche in Italia si diffuse il panico per la nube radioattiva. Un solo ingegnere in Svezia, Cliff Robinson, se ne era accorto. Era il 26 aprile del 1986.

Le conseguenze di quel disastro nucleare scossero il mondo e innescarono una gara di solidarietà, soprattutto in favore dei bambini, i più esposti agli effetti nocivi delle radiazioni.

Nacquero così  nei primi anni ’90, in Italia e in altri Paesi – i cosiddetti “soggiorni di risanamento” presso famiglie disposte a ospitare temporaneamente i minori provenienti dalle zone contaminate.

L’Italia è stata in prima linea nell’accoglienza temporanea dei minoriDietro questa macchina dell’ospitalità c’è stato il lavoro di enti, associazioni, istituzioni, ma soprattutto l’amore di tante famiglie che hanno aperto le porte delle loro case. «L’Italia è stato uno dei primi Paesi a dare il proprio aiuto alla Bielorussia dopo il disastro di Chernobyl. – continua  Igor Zavalei – Con i progetti di accoglienza temporanea sono arrivati in Italia oltre 500 mila bambini. Vi siamo molto riconoscenti». 

I bambini accolti in Italia sono grandi ma quel gesto è ancora nel loro cuore

Ora i bambini accolti in Italia sono grandi, sono passati circa 30 anni e quel gesto è ancora nel loro cuore. Sono rimasti innamorati dell’Italia, della loro calda accoglienza, del cibo italiano e della sua bellezza. Grazie a questo grande gesto di umanità noi siamo venuti a rinforzare, a rinsaldare il rapporto tra l’Italia e la Bielorussia. Anche in questa situazione difficile la nostra amicizia è e deve rimanere intatta». Molto probabilmente l’on. Igor Zavalei incontrerà politici italiani però sottolinea che il «popolo bielorusso e il popolo italiano saranno sempre vicini e amici, e che non è cambiato niente e che non cambierà niente. La Bielorussia terrà sempre le sue porte aperte all’Italia e la nostra partecipazione all’iniziativa “Amici senza Confini” è la dimostrazione della volontà di restare aperti e ospitali verso l’Italia con scambi nel campo sportivo, culturale e enogastronomico».