di Massimiliano Bartocci –

Ripresa aerea del Castello di Monte Varmine a 4 chilometri dal Comune di Carassai ma di proprietà del Comune di Fermo

Maestri, Artisti e Appassionati dell’Acquarello si sono lasciati ispirare, domenica 19 Settembre, dal Castello di Monte Varmine per la realizzazione di dipinti su tela che verranno poi esposti in due mostre allestite nei Comuni di Fermo e Carassai.

Una riuscitissima iniziativa che ha visto tra i soggetti promotori l’Università Popolare di Fermo, Fermo in Acquarello, l’Associazione club della Musica, i Comuni di Fermo e Carassai  e il “Comitato di rinascita Monte Varmine”.

Il Castello di Monte Varmine, uno dei pochi nelle Marche rimasto praticamente integro, si trova a quattro chilometri dal Comune di Carassai anche se formalmente è di proprietà del Comune di Fermo che lo ha ereditato dall’Opera Pia Brefotrofio insieme ai suoi 700 ettari di terreno che dovevano servire, nel passato, al sostentamento dei neonati abbandonati.

Le foto degli spazi interni chiusi al pubblico

La distanza dal Comune proprietario e la miopia della politica hanno reso il Castello di Monte Varmine non più visitabile internamente.

Questo non ha scoraggiato l’Università Popolare di Fermo che ha di recente organizzato una serie di incontri per porre l’attenzione sul destino e sulle potenzialità di questo luogo.

“L’Arte per la Rocca: Acquarello en plein air” ha permesso agli artisti e ai cittadini intervenuti di godere della “magia” di questo luogo oltre che delle sapienti parole di una guida esperta come Mariano Pallottini dell’Archeoclub di Carassai che ha illustrato la storia e svelato aspetti poco conosciuti del castello.

Dal mattino fino alla sera i pittori si sono cimentati nel fissare sulla tela il mutare delle luci e delle ombre con una “pausa” culinaria a base della famosa pietanza realizzata da “Nico il re della porchetta”.

Dalla Rocca alla Chiesa medievale di Sant’Angelo in Piano

La manifestazione si è conclusa poi con la tradizionale passeggiata di circa due chilometri, dalla Rocca alla Chiesa, anch’essa medievale, di S. Angelo in Piano, meta di un’antica processione che si svolgeva ogni anno ai primi di maggio, dove si è tenuto un suggestivo concerto dei maestri Manfredi Rotondi al violoncello e Cosimo Moretti De Angelis al violino.

Le iniziative dell’Università Popolare di Fermo

Al termine della giornata Alessandro Ciaudano, segretario della Università Popolare di Fermo, ha voluto ricordare gli appuntamenti collegati all’iniziativa odierna:

“Le opere realizzate nella giornata daranno vita ad una mostra su Rocca Monte Varmine che verrà allestita a Fermo il 5 di ottobre mentre il 2 ottobre sempre a Fermo, presso l’auditorium San Filippo alle ore 17,30 si terrà un interessante convegno sul tema “La storia e la narrazione della Rocca”, con lo storico Settimio Virgili e il giornalista Maurizio Blasi”.

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