di Massimiliano Bartocci –

E’ stata convocata, dall’Amministrazione Comunale di Fermo, per Mercoledì 26 Luglio alle ore 19,00 presso il Centro Sociale di Lido Archi una assemblea pubblica di presentazione del progetto “FERMO SICURA – CONTROLLO DI VICINATO”.


Gli ultimi fatti di cronaca hanno accelerato i tempi di attuazione di misure a contrasto della delinquenza che, purtroppo, sembra dilagare in questa parte del territorio fermano.
Il Sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, e il referente provinciale di Confabitare Associazione dei Proprietari Immobiliari, Renzo Paccapelo, hanno inviato a tutti gli amministratori di condominio dei quartieri di Lido Tre Archi e Casabianca, i dettagli delle azioni pensate per contrastare l’aumento dei reati.

La lettera inviata agli amministratori di condominio

“Il programma “FermoSicura” sottoscritto dai comitati e associazioni proponenti con il Sindaco di Fermo e sottoposto al vaglio della Prefettura prevede l’avvio a breve del “Controllo di vicinato”.
Il progetto coinvolge in prima istanza i quartieri di Casabianca e Lido tre Archi e prende l’avvio dalla constatazione dell’aumento dei reati predatori, con particolare riferimento ai furti nelle abitazioni, agli episodi di violenza contro il patrimonio e contro le persone, oltre l’incremento esponenziale dei fenomeni legati allo spaccio e alla occupazione abusiva di abitazioni.
In questo quadro è stato ritenuto utile, come supporto alle forze dell’ordine e in linea con il regolamento allegato, coinvolgere i cittadini, che in una attività di gruppo possano svolgere forme di vigilanza passiva mediante lo scambio di informazioni utili a prevenire o individuare, effrazioni, furti, spaccio.
ll ”Controllo di vicinato” sono i vostri occhi a disposizione delle forze dell’ordine e un deterrente per il crimine organizzato e non, nei frangenti nei quali il cittadino può trovarsi ad assistere.
L’obiettivo è coinvolgere, anonimamente, il maggior numero di voi. volontari. attraverso i gruppi whatsapp al fine di rendere meno forte lo svantaggio nei confronti della criminalità organizzata.
Insieme possiamo farcela, insieme dobbiamo farcela a riportare vivibilità, serenità e socialità nei nostri quartieri, battendo uniti il degrado e la violenza.
Lo sviluppo del programma “Fermo Sicura” vedrà nelle prossime settimane l’avvio del progetto “Controllo di vicinato” nei quartieri di Casabianca e Licio tre Archi, con il coinvolgimento sempre maggiore di tutti i cittadini residenti.
L’obiettivo è rendere tutti partecipi degli impegni assunti dai promotori del programma “FermoSicura” per una città e i suoi quartieri dove la malapianta del crimine trova il contrasto assiduo non solo e soltanto delle forze dell’ordine ma della partecipazione dinamica dei cittadini e degli amministratori di condominio. impegnati a segnalare situazioni di devianze o veri e propri reati contro il patrimonio.
L’impegno che viene richiesto è quello di fare partecipi tutti i vostri condomini dell’avvio del progetto e dei riferimenti whatsapp sui quali indirizzare le segnalazioni secondo il regolamento allegato, durante le normali assemblee di condominio.
Siamo certi che con la partecipazione di tutti e con lo sviluppo delle ulteriori iniziative a favore dei quartieri e della loro sicurezza potremo sconfiggere l’illegalità e riportare un’autentica vivibilità in tutto il territorio, con la collaborazione costante anche degli amministratori dei comuni limitrofi”
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Il ruolo principale degli amministratori di condominio

Appare quindi evidente il ruolo principale degli amministratori di condominio che saranno chiamati a fungere da tramite tra i residenti e le forze dell’ordine. Sono tuttavia molti i dubbi che dovranno essere sciolti durante l’assemblea pubblica. Non è chiaro infatti chi sono i referenti pubblici degli amministratori di condominio: Questura? Carabinieri? Polizia Municipale?
Si tratta poi di vedere quali saranno i tempi e le modalità di questa “catena” di segnalazioni.

Controllo di vicinato contenuto nel memorandum del 2020 e mai decollato

Il “controllo di vicinato” era infatti già contenuto, insieme alla richiesta del posto fisso di polizia, nel “famoso” memorandum d’intenti del 2020, sottoscritto sempre dal Sindaco di Fermo, da Confabitare oltre che dal Comitato Co.r.ta. che sembra stranamente assente in questa fase.
Controllo di vicinato mai decollato per l’inadeguatezza della procedura messa in piedi che prevedeva in particolare una comunicazione tramite e-mail.

Questa volta si sperimenta una comunicazione tramite whatsapp che dovrebbe essere più veloce.

Il posto fisso di polizia è l’anello mancante

Di certo la realizzazione di un posto fisso di polizia accorcerebbe di molto i tempi di reazione delle forze dell’ordine che in questo contesto risulta essere un elemento decisivo.

Come risulterebbe decisivo l’utilizzo delle immagini delle oltre cento telecamere di videosorveglianza installate nel quartiere.

IL REGOLAMENTO DEL GRUPPO CONTROLLO DI VICINATO

Alla lettera di presentazione è stato allegato il seguente regolamento:

  1. Il richiedente l’ingresso nel gruppo incontra uno dei referenti il quale consegna il presente regolamento e spiega il funzionamento del gruppo;
  2. L’accettazione del presente Regolamento è vincolante all’ingresso nel gruppo di controllo del vicinato;
  3. I gruppi appartenenti alla rete Fermo Sicurezza Attiva sono uno strumento atto al solo scopo di segnalare la presenza di persone e/o veicoli sospetti, non sono ammesse chiacchiere o divagazioni di altro genere. Saluti, ringraziamenti e/o divagazioni su temi di carattere politico, etnico, religioso sono TASSATIVAMENTE VIETATI! Solo segnalazioni snelle, dettagliate e rapide;
  4. Quando si scrive nel gruppo, arrivano messaggi e notifiche a diverse persone e diversi dispositivi, molti dei quali non gradiscono ricevere allerte che tali non sono, è quindi buona norma avere contatti anche personali per evitare discussioni;
  5. Osservare, annotare, fotografare e, se reputato necessario, segnalare attività o movimenti sospetti, sono la funzione pratica del gruppo. Ogni segnalazione viene presa in considerazione dai referenti del gruppo e successivamente inoltrata alla Forze dell’Ordine/Polizia Municipale. Ovviamente qualora l’utente verifichi una flagranza di reato è obbligatorio contattare il 112 e di seguito, in assenza di pericolo per sé stesso, relazionare al gruppo di controllo di vicinato;
  6. All’interno del gruppo è vietato fare menzione di appostamenti e movimenti delle forze dell’ordine;
  7. I partecipanti al gruppo NON hanno autorizzazione condividere e/o pubblicare il contenuto della chat del gruppo se non diversamente disposto per iscritto dalle Forze dell’Ordine o Magistratura;
  8. L’utente accedendo al gruppo ha visione di diverse utenze cellulari private (se si tratta di Whatsapp). Chi richiede l’inserimento, dichiara di conoscere l’applicazione in uso e che il proprio numero può diventare visibile agli altri membri del gruppo. Tale informazioni private devono essere utilizzate nel rispetto della privacy;
  9. È severamente vietato:
    La divulgazione dei numeri a terze parti in assenza di consenso scritto dell’interessato; L’impiego a fini personali e/o commerciali in assenza di consenso scritto dell’interessato; In caso di furto o smarrimento del proprio telefono, è deontologico e necessario avvisare al più presto uno degli amministratori affinché la propria utenza venga immediatamente rimossa dal gruppo. A tal fine è opportuno trascrivere in luogo sicuro i recapiti degli amministratori;
    NORME IN MATERIA DI PRIVACY IN AMBITO SEGNALAZIONI
    Furto di mezzo di locomozione targato
    a) È opportuno raccogliere il consenso del derubato a pubblicizzare la targa e foto del suo mezzo se disponibile;
    b) Una volta ottenuto il consenso, si procede alla pubblicazione nel gruppo;
    SEGNALAZIONE DI PERSONE E/O MEZZI SOSPETTI
    1) è vietato pubblicare e/o trascrivere targhe per intero, si può procedere alla pubblicazione nel proprio gruppo, oscurando gli ultimi tre caratteri, magari sostituendoli con asterischi, è invece obbligatorio inviarle per intero agli amministratori, unitamente a foro e descrizione dei soggetti sospetti, i quali inoltreranno il tutto alla Polizia Municipale,
    2) è controindicato pubblicare notizie riguardanti furti di armi da fuoco, Esse vanno riferite agli amministratori, i quali informeranno per sicurezza le Forze dell’Ordine, laddove non vi abbia già provveduto il derubato;
    3) prima di pubblicare un’allerta, occorre effettuare una attenta verifica dei contenuti, della descrizione, ed eventuali sviluppi/conseguenze sociali;