La Provincia di Fermo è uno dei pochi territori italiani a non avere il monitoraggio della qualità dell’aria.

A denunciarlo è il segretario di Articolo UNO (partito politico italiano di sinistra fondato il 25 febbraio 2017) della provincia di Fermo Alessandro Del Monte, con un dettagliato appello inviato al Presidente della Giunta regionale Marche, all’Assessore Ambiente e Lavoro della Giunta Regionale Marche, al Direttore Generale ARPAM Marche, al Dipartimento Provinciale ARPAM di Fermo, al Presidente della Provincia di Fermo e al Sindaco Città di Fermo.

In particolare si chiede perchè da diversi anni Fermo non è presente nelle varie graduatorie del report annuale “Ecosistema Urbano 2021” sulle performance ambientali dei Capoluoghi italiani, presentato da Legambiente, in collaborazione con Ambiente Italia ed Il Sole 24 Ore.

“Ci chiediamo dunque quali siano state le difficoltà che abbiano impedito nel tempo di valutare le performance ambientali del nostro Comune e Capoluogo di provincia da parte degli esperti di Legambiente”

Presumibilmente “Fermo non avrebbe mai redatto integralmente il questionario fornito, e di conseguenza non sia mai stato preso in considerazione, saranno forse anche nell’assenza di centraline, o di centraline attive, che analizzino l’inquinamento atmosferico (NO2, PM10, PM2,5 e Ozono, solo per stare ai fondamentali; altrimenti anche: biossido di zolfo SO2, ossidi di azoto NOX, monossido di carbonio (CO), piombo (Pb), benzene (C6H6), cadmio Cd, nichel Ni, arsenico As, e Benzo(a)pirene BaP).

Nessun presidio fisso di rilevazione è attivo nella Provincia di Fermo

Una criticità che oltre la Città capoluogo investe parimenti tutto il territorio della Provincia di Fermo,
“come si evince dal preposto sito Arpam, nella sezione “La qualità dell’aria nella Regione Marche” , delle 17 centraline fisse posizionate sul territorio regionale marchigiano, ne risulterebbero: 8 in Provincia di Ancona, 4 in Provincia di Ascoli Piceno, 3 in Provincia di Pesaro-Urbino, 2 in Provincia di Macerata, mentre nessun presidio fisso di rilevazione sarebbe pertanto nel nostro territorio provinciale o quantomeno nessuno verosimilmente attivo”.

“Giacché sia la centralina che per qualche tempo su istanza specifica operò in zona Campiglione di Fermo sia quella presente, almeno nell’involucro a Porto Sant’Elpidio, sembrerebbero non essere in funzione. Altrimenti ne scaturirebbero dei pubblici dati ufficiali nei siti dedicati.”


“Ciò detto, come Articolo UNO provinciale Fermo, pensiamo sia giunto il momento, non più procrastinabile, di colmare tale incomprensibile lacuna e di così restituire al territorio del fermano detti rilevatori ed in congruo numero.”

Come pianificare senza dati?


“Senza la possibilità di alcun monitoraggio continuativo nel tempo e relativi dati statistici sulle aree provinciali maggiormente rappresentative, risulterà difficile ragionare compiutamente di ambiente, di transizione ecologica, di impatto dei vari ed eventuali inquinanti sulla salute pubblica.

Così come impraticabili saranno i provvedimenti consapevoli circa ogni pianificazione territoriale.

In un mondo che si mobilita alla ricerca di un alternativo modello di sviluppo, di un nuovo paradigma socio economico-ambientale, con un PNRR nel nostro territorio da mettere concretamente e con lungimiranza a terra, le criticità da affrontare sul piano del lavoro, della sanità, della ricostruzione ed oltre: se non per correre almeno le premesse per camminare.

L’espansione di Campiglione è sostenibile?


“Non possiamo quindi non interrogarci, quale esempio rilevante su molti, se allorquando in Zona Campiglione si andasse ad antropizzare ulteriormente il territorio, sia in un positivo contesto pubblico, come nel caso di un ospedale, sia di edilizia anche residenziale e privata, come ulteriori espansioni o conversioni parrebbero tutt’altro che arrestarsi o ridimensionarsi (mentre i centri delle città sono allo spopolamento), e con l’accentuazione del traffico derivante, se prima di mettere in campo ogni azione che risulti realmente sostenibile, si sia tenuto conto di ogni parametro, ivi compreso lo stato attuale e lo studio prospettico sulla qualità dell’aria.”