di Massimiliano Bartocci –
In occasione della giornata della legalità, nella data simbolo della ricorrenza della strage di Capaci (Palermo – 23 maggio 1992), il Giudice Nicola Gratteri è stato protagonista di tre importanti momenti che hanno avuto luogo nella città di Ancona.
Il primo si è svolto presso l’Aula Magna della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche e ha visto il giudice rispondere alle domande degli studenti e dei cittadini intervenuti all’incontro.
Il secondo momento si è svolto alla Facoltà di Economia e ha visto il conferimento del dottorato di ricerca Honoris Causa in Management and Law.
Durante questa cerimonia sono stati diversi i passaggi del discorso del giudice Gratteri che hanno fatto sobbalzare dalle sedie più di uno dei presenti.
“Penetrazione fortissima delle mafie nella pubblica amministrazione”
“Oggi è facile corrompere un pubblico amministratore o un impiegato di pubblico servizio, per pochi soldi, perché chi per vent’anni ha fatto la settimana bianca oggi non è disposto a rinunciare e quindi si prostituisce. E quindi questo abbassamento della morale e dell’etica porta ad una avanzamento delle mafie, ad una penetrazione fortissima delle mafie nella pubblica amministrazione. Per la ndrangheta è un conto a parte, è un discorso a parte, perché lo era da prima … oggi è possibile che un affiliato della ndrangheta può far parte anche di logge massoniche deviate all’interno delle quali è possibile trovare funzionari pubblici, mondo delle professioni, forze dell’ordine, magistrati. Questo è il salto di qualità della ndrangheta dal ‘70 ad oggi che nessuno ha mai voluto capire, perché se le mafie sono così forti oggi è perché per quarant’anni abbiamo narrato la mafia di straccioni, al massimo dei sequestratori di persona, quando già nel ‘70 avevano rapporti con il mondo delle professioni”
Questo governo sta smontando mezzo secolo di antimafia
“Lasciate perdere, teniamoci con le unghie e con i denti queste leggi create sul sangue dei nostri martiri, queste leggi nate un minuto dopo le stragi e che ora purtroppo, malgrado le lacrime, le corone che vengono portate, i discorsi di sdegno e di costernazione e malgrado le rassicurazioni, “tutti siamo contro le mafie”, lo hanno ripetuto tutti oggi, in tutte le sedi, tutti si strappano i capelli, “mai un passo in dietro contro le mafie”, peccato che da un anno questo governo di larghe intese stia pian piano smontando tutto quello che era stato fatto in mezzo secolo di antimafia”
La cittadinanza onoraria
L’ultimo appuntamento è stato invece quello che si è tenuto nella sala del Consiglio Comunale, a Palazzo degli Anziani, dove è stata conferita la cittadinanza onoraria già deliberata dal Consiglio nell’ottobre 2020 in seguito alla mozione presentata dal gruppo di Fratelli d’Italia.