di Massimiliano Bartocci –

Una “uscita” Facebook del Sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, con cui ha esternato tutto il suo “turbamento” per il procedere dei lavori del nuovo ospedale di Fermo, ha innescato la risposta dei vertici della Regione Marche.

Il post del primo cittadino di Fermo risulta infatti di una particolare gravità non solo perché conferma lo scarso coinvolgimento della politica locale nelle scelte e nelle procedure che riguardano il territorio Fermano ma anche e soprattutto perché fa apparire affrettata l’approvazione della variante urbanistica “Molini-Campiglione” dettata, secondo le dichiarazioni della giunta comunale, dalla necessità di far fronte allo sviluppo economico generato dall’apertura del nuovo nosocomio.

Scrive infatti il Sindaco di Fermo: “io ho una grande preoccupazione che vorrei condividere con tutti voi: non si sa nulla dei bandi che la Regione dovrebbe fare per l’acquisto di arredi, tecnologie sanitarie, elettromedicali che andrebbero all’interno…e che, insieme al personale, sono l’essenza di una struttura ospedaliera. Ora non vorrei che tra un anno ci trovassimo di fronte ad un bellissimo ed efficiente contenitore… vuoto. Anche perché sul punto nessuno da risposte certe: le gare d’acquisto sono partite? Credo di no. E già nel bilancio regionale la copertura economica per queste gare? Chi dice di si e chi dice di no o comunque solo in parte…in questo secondo caso sarebbe molto grave per il fermano. Vediamo se reso pubblico il tema giungeranno risposte…”

La variante al PRG, Molini-Campiglione è stata infatti criticata, da più parti proprio per la mancanza di elementi oggettivi di riscontro alle prospettate necessità edificatorie.

E se tra un anno ci trovassimo difronte ad un contenitore vuoto?

Critiche che appaiono più che giustificate in quanto fatte proprie dal primo cittadino: e se “tra un anno ci trovassimo di fronte ad un bellissimo ed efficiente contenitore… vuoto” ?

Un dubbio (che fa il paio con quello legato al destino dell’attuale ospedale Augusto Murri) che cozza con l’enorme portata della variante urbanistiche che il Consiglio Comunale di Fermo ha approvato proprio su indicazioni dello stesso Sindaco.

E mentre i cittadini sono chiamati a risolvere dubbi amletici sul destino della propria città c’è chi ha già approfittato della variante urbanistica per presentare progetti per la costruzione di nuove abitazioni in zone, un tempo agricole, oggi divenute edificabili grazie al nuovo ospedale.

La risposta dell’assessore Regionale

La brutta “uscita” del Sindaco di Fermo è stata in parte mitigata dalle rassicurazione dell’assessore Regionale alla sanità Filippo Saltamartini:

“Il nuovo ospedale di Fermo e il Plesso ospedaliero di Amandola sono strutture su cui la Regione ha investito risorse importanti, al fine di garantire appropriatezza, professionalità e prossimità dei servizi sanitari”

“Per il solo completamento di Fermo – ha aggiunto – l’attuale Giunta regionale ha investito oltre 30 milioni di euro, per l’Ospedale di Amandola oltre 15 milioni”.

“È in corso il procedimento di autorizzazione e accreditamento per tutti gli spazi previsti per le unità operative, gli ambulatori, il blocco operatorio, i servizi amministrativi e di accoglienza all’interno delle due strutture che sono in fase di ultimazione”.

“Inoltre la Direzione dell’Ast di Fermo ha provveduto a predisporre il piano degli investimenti per le nuove tecnologie e gli arredi, individuando gli importi specifici necessari a dotare i due ospedali di tutte le attrezzature necessarie”.

“La presenza di professionalità di altissimo valore rappresenterà un grande punto di forza” ha detto il commissario Roberto Grinta.

In questa fase la regione Marche ha avviato il percorso per l’approvazione del Piano socio sanitario 2022-2025 che ha alla base lo studio del fabbisogno in tutta la Regione e anche nella Provincia di Fermo.

Inoltre, a seguito della riforma approvata con la legge regionale 19/2022 che ha istituito 5 Ast, sono in via di predisposizione Cup provinciali chiamati a garantire il servizio nel territorio e non più in altre province.

“Lo sforzo economico che la Regione sta facendo sull’Ast di Fermo -ha aggiunto Saltamartini- per la funzionalità dei due ospedali, testimonia l’impegno con cui si sta cercando di garantire le sperequazioni territoriali più volte emerse.

“Voglio infine ricordare – prosegue l’assessore alla sanità – che il nuovo Piano socio sanitario prevede per Amandola un vero Ospedale di base con un vero pronto soccorso che poterà la dotazione per acuti in provincia di Fermo su 2 plessi.”

“L’impegno finanziario senza precedenti per l’Ast di Fermo garantito dalla Giunta, dal Presidente Acquaroli e dalla maggioranza regionale – conclude Saltamartini – deve rispettare i tempi degli strumenti di finanza pubblica che legano tutti gli enti, Comuni e Regione compresi, ma il risultato è certo e sicuro”.