LA PROTESTA DEI CITTADINI CONTRO LA COSTRUZIONE DI UN ECOCENTRO NEL MEZZO DELLA LOCALITA’ TURISTICA DI LIDO TRE ARCHI SVELA SCONCERTANTI RETROSCENA

Il Comitato CO.R.TA. (Comitato Residenti Tre Archi) ha diffuso un comunicato stampa contenente un resoconto dell’assemblea pubblica che si è tenuta Lunedì 22 Aprile presso l’Area Camper Cardinali di Lido di Tre Archi per discutere la problematica derivante dall’annunciata costruzione di un ecocentro “discarica” nell’area verde di Lido Tre Archi all’incrocio tra le vie Pietro Nenni e Togliatti.

La mancata concessione del Centro sociale

“L’assemblea si è tenuta all’aperto in un’area privata a causa dell’improvviso diniego da parte del Sindaco all’utilizzo dei locali del Centro Sociale del quartiere di Lido Tre Archi, così come riferito dal gestore del Circolo. Va sottolineato che mentre il Sindaco discrimina l’attività del Comitato di quartiere, vietando l’uso dei locali pubblici, diversamente autorizza soggetti privati che qui svolgono attività con scopo di lucro come corsi di ballo a pagamento,  serate danzanti organizzate dal “Baladì” sempre a pagamento e con consumazioni esclusivamente presso il bar allestito dall’organizzazione.”

“Sono quindi del tutto ingiustificate le rimostranze che i cittadini hanno rivolto al gestore del Centro sociale per la mancata concessione degli spazi”.

Area Camper Cardinali di Lido Tre Archi

Il fallimento del sistema di raccolta differenziata tramite ecopoint

“All’assemblea si sono presentati l’Assessore all’Ambiente Ciarrocchi, il Vice Sindaco Torresi, i responsabili della Partecipata Asite, i consiglieri comunali eletti nel territorio e il Comandante dei Vigili Urbani. Nonostante le condizioni metereologiche e sono intervenuti numerosi residenti del quartiere. L’Assessore Ciarrocchi ha esordito elencando le motivazioni che hanno portato alla scelta di individuare l’area pubblica per la creazione di un eco-centro di quartiere. Tutti i cittadini residenti presenti hanno prontamente reagito manifestando il loro più assoluto dissenso per la scelta  avvenuta senza alcun coinvolgimento dei cittadini. L’intervento di Ciarrocchi, che è apparso subito incomprensibile e confuso soprattutto sulle motivazioni ha inasprito ulteriormente i toni dei residenti. Dall’intervento del responsabile Asite, supportata da documentazione fotografica,  è emerso che l’esigenza di costruire un eco-centro deriva dal fallimento del sistema di raccolta differenziata tramite i cinque ecopoint installati nel 2016 e costati 350.000 euro. Ecopoint che dovevano essere quotidianamente rimossi nel pomeriggio per poi essere riposizionati alle prime ore dell’alba, in modo che il quartiere residenziale-turistico sarebbe stato preservato dalla presenza di rifiuti e dai cattivi odori degli stessi. Un ottimo progetto,  sia pur dal costo esorbitante, rimasto però solo sulla carta poichè il meccanismo della rimozione giornaliera non è stato mai attuato e gli ecopoint sono rimasti sempre fissi divenendo così, come dimostrato anche dalle fotografie prodotte dal responsabile Asite, un monumento all’abbandono di quintali di rifiuti lasciati sul terreno dai residenti privi di tesserino magnetico e soprattutto dai residenti dei comuni limitrofi dove vigeva una severa raccolta differenziata”.

Il fallimento del sistema degli ecopoint di Lido Tre Archi

Segnalazioni dei cittadini sul fenomeno degli abbondoni dei rifiuti

“Con i toni sempre più accesi i cittadini hanno contestato ai responsabili le infinite segnalazioni effettuate relativa al disagio creato dagli ecopoint (liquami maleodoranti, cumuli di sacchi di rifiuti spesso aperti dai cani e dai gatti, sistema di apertura magnetica sempre più spesso inefficiente). Segnalazioni che sono rimaste totalmente ignorate come disattesi sono stati gli infiniti solleciti a utilizzare la videosorveglianza per reprimere definitivamente il fenomeno degli abbandoni di rifiuti che hanno quotidianamente formato delle vere e proprie discariche a cielo aperto”.

La videosorveglianza inutilizzata per mancanza di personale

“Alle rimostranze dei cittadini presenti all’assemblea ha fatto seguito l’assurdo intervento dell’Assessore Ciarrocchi che ha rimproverato i presenti per non aver mai segnalato ai Vigili Urbani le targhe dei mezzi dei trasgressori. Abbiamo replicato che le targhe dovevano essere identificate per mezzo della videosorveglianza installata proprio a tutela degli ecopoint. La replica dell’Assessore è stata ancor più sconcertate: “…non è possibile destinare un agente di polizia 24 ore su 24 a controllare i monitor della videosorveglianza”. Una affermazione che dimostra come la video sorveglianza costata solo per Lido Tre Archi ben 650.000 mila euro non è mai stata utilizzata per la sua vera funzione”.

Un milione di euro di danni alla casse comunali

“Tanto per fare due conti, nel nostro quartiere è stato speso 1 milione di euro, tra ecopoint e videosorveglianza,  che non ha prodotto i risultati sperati tanto da rendere necessaria la rimozione degli ecopoint e la costruzione di un eco-centro. Un ulteriore danno alle casse erariali e un ulteriore danno all’immagine del quartiere nato con una vocazione turistica che mal si concilia con una “discarica” posizionata proprio nel più grande e principale incrocio del quartiere”.  

Soppresso l’ufficio dei Vigili Urbani

“Anche le domande rivolte al Comandante dei Vigili urbani sono rimaste senza una risposta esaudiente. I cittadini infatti hanno chiesto perché sia stato soppresso l’ufficio dei Vigili a Lido Tre Archi, in passato composto da tre unità, che ha sempre garantito una presenza costante e un affiancamento ai cittadini e agli esercenti commerciali, come pure insistenti sono state le domande relative al mancato funzionamento del sistema di videosorveglianza che avrebbe dovuto individuare i responsabili degli abbandoni dei rifiuti sul suolo pubblico. Le risposte del Comandante sono state disarmanti. Per prima cosa, in merito alla vigilanza ambientale, ha portato a conoscenza dei presenti che quotidianamente dispone di due sole unità per tutto il territorio comunale che si occupano di vigilanza ambientale e che quindi fanno quello che possono, mentre per quanto riguarda le telecamere ha poi aggiunto che la videosorveglianza viene utilizzata solo per i “reati”.

L’ennesimo affronto al quartiere

“Nulla si è detto sulle ulteriori conseguenze della scelta effettuata dall’amministrazione comunale. E’ stata fatta una preventiva analisi per l’impatto dell’ecocentro sulla viabilità della zona? E’ stato calcolato il nuovo flusso previsto? E questa valutazione è stata confrontata con il piano urbano del traffico (PUT) che risulta essere un obbligo per i Comuni capoluogo di provincia?”

“I cittadini resteranno vigili affinché il quartiere di Lido Tre Archi non subisca l’ennesimo affronto”.

L'assemblea pubblica del 22 Aprile 2024 che si è tenuta a Lido Tre Archi