Il presidente della sezione provinciale di Italia Nostra, Gioacchino A. Fasino, è intervenuto in seguito all’ “interrogazione avanzata dalla minoranza consiliare e alla relativa risposta”.

Nulla è stato fatto per verificare l’inquinamento

“I lavori nell’area Pinqua procedono ma nulla è stato fatto a verifica e tutela dell’inquinamento.
Confermando i molti dubbi è stato affermato che “esiste un’area di proprietà demaniale lungo il fiume Tenna effettivamente inquinata perché durante le fasi di analisi del 2012 sono stati intercettati dei rifiuti accumulati negli anni”. E prosegue dicendo che “questi rifiuti hanno in parte contaminato la falda ed in parte hanno contaminato il sito che è stato iscritto nell’anagrafe dei siti da bonificare della Regione Marche”

L’area inquinata non è avulsa dalla zona dell’intervento

“L’area presa in esame è tutt’altro che avulsa dall’intervento: coincide esattamente con la striscia di terreno compresa tra la ex-conceria ed il fiume Tenna. Una semplice recinzione metallica delimita la proprietà ex-privata oggetto di intervento tramite finanziamento pubblico dall’area demaniale su cui, oggettivamente, è stata riscontrata la presenza di rifiuti interrati a poche decine di centimetri dalla superficie del suolo, che hanno causato l’inquinamento della falda acquifera. La questione, a oggettivo giudizio, merita attenzione anche per acquisire la certezza, da parte dell’Amministrazione, che nessun movimento terra o altra operazione avvenga all’interno di quest’ultimo perimetro.

La necessità di eseguire dei semplici prelievi di campioni

Nella risposta fornita in sede di Consiglio Comunale si afferma che il sito della ex-conceria non è mai stato contaminato ma questo non è stato acclarato, si può semmai sostenere che il terreno è stato bonificato con il trasferimento/trattamento di una ingente quantità di terreno. I rifiuti presenti nell’area demaniale, inoltre, sono stati inequivocabilmente prodotti dalle attività eseguite all’interno della ex-conceria.
E’ lecito domandarsi su quale base scientifica sia stato determinato l’”intorno significativo” all’interno dell’area Pinqua, rispetto al sondaggio che ha evidenziato la presenza di un inquinamento della falda acquifera, con la presenza di concentrazioni superiori ai limiti consentiti per attività residenziali e di verde pubblico.

In ogni caso si ribadiscono le perplessità in merito alla paradossale idea di posizionare al di sopra della verticale risultata contaminata la centrale termica del nuovo impianto urbano (compatibile con i valori riscontrati), quando a pochi metri di distanza sono presenti una RSA, delle abitazioni ed un parco pubblico.

Viste le enormi somme stanziate e l’importanza dell’intervento in corso di realizzazione, ribadiamo fermamente la necessità di eseguire dei semplici prelievi di campioni, anziché continuare ad affidarsi alle sole analisi eseguite a suo tempo dalla proprietà dell’area.

L’Alta Commissione istituita presso il MIT dove attinge i titoli probatori?

L’Alta Commissione istituita presso il MIT per l’esame delle proposte pervenute da Regioni, Province e Comuni ha stilato una graduatoria per l’assegnazione dei finanziamenti PNRR operando secondo ben sei indicatori di impatto: ambientale, sociale, culturale, urbano-territoriale, economico-finanziario e tecnologico.
A margine piacerebbe conoscere quali sono le regole di analisi e di esame ed in base a quale metodo o principio l’Alta Commissione redige la graduatoria stessa e in merito a quale criterio attinge i titoli probatori necessari.