di MASSIMILIANO BARTOCCI

La Tovaglia del Palio è considerata uno dei tesori più prestigiosi della Città di Fermo, non solo per l’incredibile lavoro di cucito e ricamo ma anche per il collegamento con la Cavalcata dell’Assunta che è la manifestazione religiosa e popolare che coinvolge, da sempre, i sentimenti dell’intero territorio.

La Tovaglia del Palio, cinque metri di ricami in filo di seta e ora, realizzata dalle monache Benedettine nel 1917, in piena prima guerra mondiale, per chiedere l'intercessione della Santa Maria Assunta in Cielo patrona della città di Fermo

Uno stesso filo lega e disegna la storia della Città di Fermo

La Tovaglia del Palio rappresenta infatti l’ennesima manifestazione dell’attaccamento devozionale alla figura di Santa Maria Assunta in Cielo che fu la prima, dopo Cristo, a sperimentare la risurrezione della carne.

Risurrezione della carne che per tutti gli altri uomini e donne avverrà dopo il Giudizio finale.

Questa verità conosciuta e tramandata a livello popolare è stata proclamata come dogma solo il 1º novembre 1950 da Papa Pio XII con la seguente formula: «La Vergine Maria, completato il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo».

La prima chiesa della storia cristiana dedicata a Santa Maria Assunta in Cielo

Il culto per Maria è stato nel territorio Fermano sempre molto forte tanto che si vuole collocare a Fermo la nascita della prima chiesa della storia Cristiana dedicata alla madre di Gesù Cristo.

Nel secolo V venne infatti costruita sul colle Sabulo (attuale Girfalco) una chiesa denominata Santa Maria in Castello.

Chiesa del V Secolo considerata la prima chiesa della storia Cristiana dedicata a Santa Maria Assunta in Cielo

Circostanza questa che trova conferma sia nella bolla con cui Papa Sisto V nel 1589 ha elevato la Chiesa di Fermo a Sede Arcivescovile e Metropolitana e in cui si legge “siccome è a Noi ben noto che la Chiesa Fermana fu innalzata a Cattedrale prima dei 500 anni dal parto della Vergine…”, sia nei diversi reperti archeologici affiorati durante i lavori effettuati all’interno dell’attuale Duomo.

Che la fede Cristiana fosse particolarmente radicata in questo territorio è ulteriormente dimostrato dal martirio, all’epoca delle persecuzioni di Decio, di due suoi Vescovi, S. Alessandro nel 247 e del suo successore S. Filippo nel 255 e delle due discepole Vissia e Sofia. I resti di questi Santi e Sante si trovano nella Cattedrale di Fermo

Le manifestazioni religiose e popolari

Devozione che ha trovato espressione in diverse manifestazioni religiose e popolari, tra cui anche una Cavalcata che ha origini antichissime, sicuramente prima del 1182, in quanto un documento che riporta questa data contiene l’impegno dei castelli asserviti “Monterubbiano, Cuccure e Montotto” di portare a Fermo un Palio, ogni anno, in occasione delle festività dedicate alla Vergine Assunta in cielo.

La Cavalcata dell’Assunta di Fermo è considerata la rievocazione storica più antica d’Italia

La Cattedrale Metropolitana di Fermo dedicata a Santa Maria Assunta

La prima guerra mondiale e la richiesta di intercessione

La Tovaglia del Palio è stata realizzata nel 1917, in piena prima guerra Mondiale, dalle monache Benedettine, del locale monastero, per chiedere l’intercessione di Maria Vergine Assunta in Cielo in un periodo così particolarmente difficile.

Esposta ad Agosto di ogni anno

La Tovaglia del Palio è lunga 5 metri per ottanta centimetri di altezza, ricamata in fili di seta ed oro, è stata realizzata per impreziosire l’altare maggiore del Duomo, dove viene esposta ogni anno nel mese di Agosto.

Il disegno è del pittore fermano Francesco Federici che prese ispirazione nel “Messale de Firmonibus” che contiene 31 lettere maiuscole e quattro grandi miniature, una delle quali rappresenta l’antica cavalcata, incisione attribuita a Giovanni di Ugolino da Milano che, come riportato in una iscrizione presente nel messale, terminò il lavoro nel 1436.

La Patrona della Città di Fermo

La Beata Vergine Maria Assunta in Cielo è da sempre la Patrona della Città di Fermo come ricordato in molti documenti storici.

Ad esempio il  “De veneratione festi S. Mariae de mense”, che è la prima rubrica della Statuto Fermano, prescriveva che i Priori del Popolo, il Gonfaloniere di Giustizia, il Podestà ed il Capitano, con giuramento e con grave ammenda pecuniaria per le inadempienze, dovevano adoperarsi per realizzare ogni anno la festa del 15 Agosto, con tutta una serie di prescrizioni tra cui quelle riguardanti la solenne processione che doveva giungere al Duomo dove recare offerte alla Vergine Assunta in Cielo.

Il popolo veniva rallegrato con la corsa dei cavalli al palio e col gioco dell’anello e del toro e con una fiera che incominciava il 13 Agosto e terminava il 6 settembre