Come previsto, lo scorso 6 aprile 2022 si è svolta la prima riunione del Tavolo degli esperti per la riqualificazione della Casina delle Rose a Fermo.

Dopo le uscite sulla stampa che prefiguravano una soluzione, molto vicina alle intenzioni dell’attuale amministrazione comunale, ossia la realizzazione di un Albergo, con tanto di aumento di volumetria pari al 10/15%, è giunta la precisazione dell’Associazione Demos che ha visto frustrate, e per certi versi strumentalizzate, le lodevoli intenzioni di “sviluppare la partecipazione della cittadinanza alla vita democratica della comunità.”

“non vi possono essere al momento proposte e progetti accennati o ipotizzati, tanto meno definiti”

Quello che è successo durante la riunione, a cui erano presenti anche due consiglieri comunali, è visionabile al seguente link

Per chiarire la situazione e le intenzioni dell’iniziativa è intervenuto, con una nota, il presidente nazionale della Associazione Demos, il Prof. Carlo Di Marco:

“Alla riunione erano presenti i componenti del Tavolo (che nel frattempo si è arricchito per l’ingresso dell’Arch. Massimo Bottini) e in qualità di uditori, il Prof. Elvezio Serena coordinatore del progetto di Forum e la Prof.ssa Sara Malaspina vicepresidente, coordinatrice di Demos Marche” e anche due consiglieri comunali.

“La riunione si è aperta con una breve introduzione del Coordinatore, Prof. Carlo Di Marco che dopo la presentazione del tavolo e delle sue finalità ha ceduto la parola allo Storico dell’Arte Massimo Temperini per la relazione introduttiva sul primo dei temi in discussione: “la storia dell’immobile nel contesto culturale della Città”.

“La relazione introduttiva (di altissimo livello) offre spunti e suggestioni di grande interesse: dalla storia dell’immobile alla sua iniziale qualificazione sociale e ricreativa che collocava il bene comune nel quadro delle risorse qualificanti della Città”.

“E’ seguito un dibattito durante il quale sono emersi profili di criticità e possibili orientamenti, suggestioni programmatiche, approfondimenti di carattere tecnico storico e sociale”.

“In particolare, anche una prioritaria questione metodologica: la necessità di comprendere quale valore dare alla struttura e come collegarla alla Città contemporanea”.

“l’idea di un’Accademia dello Sguardo è stato il motivo portante”

“E’ stata sottolineata, infatti, la necessità di una rete di collegamento delle realtà culturali cittadine e la mancanza di un “Luogo” idoneo per questo fine (compresa la mancata possibilità di incontrare la cultura, gli artisti; di promuovere gruppi di lavoro e workshops), ma che sia anche “luogo dello sguardo”.

“L’idea di un’Accademia dello Sguardo che da sopra osservi la Città diventa, nel dibattito, è stato un po’ il motivo portante”.

“La struttura, peraltro, non dovrebbe essere vista solo come ospitalità, bensì anche come socialità, solidarietà e cultura. Partendo dal Genius Loci, si prospetta altresì una visuale simbolica suggestiva: la rinascita, la risalita, l’elevazione”.

“La mancanza di una visione d’insieme sulle esigenze della Città riferite alla Casina delle Rose, che solo in questa prima riunione di esperti comincia ad essere messa all’ordine del giorno, non può mettere il Tavolo nelle condizioni di poter dare indicazioni progettuali e di destinazione. È solo iniziato un percorso di studi e approfondimenti al quale ci auguriamo si voglia attivamente partecipare”.

“Presto sarà convocata una nuova riunione pubblica sulla definizione del metodo di lavoro e delle modalità ad esso connesse. Si svolgerà anche su un tema specifico rientrante nelle tre tracce tematiche già indicate”.

“Nel frattempo, si ribadisce che il Tavolo degli Esperti ha solo iniziato il suo lavoro e non vi possono essere al momento proposte e progetti accennati o ipotizzati, tanto meno definiti”.