Riportiamo la lettera pervenuta in redazione che ci segnala un pericolo attualmente esistente sulla strada statale adriatica “… a sud di Porto Sant’Elpidio”.

“Gent.ma redazione Fermo News, vorrei segnalare un pericolo per la circolazione e per l’incolumità delle persone che ho vissuto personalmente recandomi presso il quartiere di Lido Tre Archi di Fermo. Percorrendo la strada statale in direzione nord ho trovato la strada sbarrata da una transenna con collocato un segnale di divieto, ho quindi proseguito la marcia alla ricerca dell’imbocco successivo ma anche questo era sbarrato. Proseguendo per un centinaio di metri ho notato un’altra auto che faceva inversione sulla statale avendo trovato la stessa problematica. Mi chiedo come sia possibile mantenere questa situazione di pericolo con una segnaletica assolutamente inadeguata. Vi prego di intervenire prima che succeda qualche cosa di grave”.

Ci siamo recati sul posto per verificare la situazione di pericolo segnalata da questo cittadino ed effettivamente abbiamo accertato che la chiusura è avvenuta in modo confuso e inadeguato in quanto non esiste una segnaletica a norma di legge che impedisca l’accesso al quartiere ed indichi dei percorsi alternativi “sicuri”.

Lido Tre Archi di Fermo

Abbiamo appurato che la chiusura del sottopasso è causata da lavori di manutenzione delle ferrovie dello stato in quanto presente un cartello, “artigianale”, scarsamente visibile, che riporta il relativo logo aziendale.

Inversioni di marcia e repentini cambi di corsia

Considerato il tratto urbano della strada statale pericoloso per la quantità di traffico, e soprattutto di mezzi pesanti, si doveva quanto meno prevedere una canalizzazione da sud e da nord che impedisse l’accesso ed evitasse cambi repentini di corsia e soprattutto inversioni di marcia sulla statale.

Lido Tre Archi di Fermo

I residenti del quartiere lamentano l’ennesimo disagio e i pericoli per l’accesso al quartiere che avviene ad ogni precipitazione temporalesca.

Lido Tre Archi di Fermo
Lido Tre Archi di Fermo

Una riqualificazione lontana dai problemi del quartiere

Questa è l’ennesima dimostrazione che non esiste un controllo del territorio e che il progetto di riqualificazione del quartiere del valore di 8,5 milioni di euro sia avvenuto senza comprendere il bisogno di “sicurezza” più volte gridato dai residenti e senza conoscere le necessità della popolazione, si pensi alla irrisolta mancanza di contatori dell’acqua per ogni singolo appartamento.

In materia di sicurezza ci si è limitati invece a prevedere un numero esagerato di telecamere e di inutili dissuasori, come ben descritto dalle nostre due inchieste “gli sprechi nelle pubbliche forniture” e “i fulmini hanno preso di mira le telecamere di videosorveglianza dei Comuni Marchigiani”, attualmente interessati da due procedimenti penali presso la Procura di Fermo e quella di Ancona.

E’ di questi giorni la voce che circola secondo cui la Guardia di Finanza abbia effettuato un sequestro di documenti e materiale probatorio riguardante queste inchieste.