di Massimiliano Bartocci –

La conferenza stampa indetta dalle Associazione dei proprietari immobiliari e dei residenti di Lido Tre Archi si è conclusa con l’appello al Prefetto di Fermo affinché convochi anche i soggetti che affrontano quotidianamente, sul terreno, i problemi di questa parte della città, prevedendo un apposito “tavolo di osservazione” in preparazione del comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico.

Potrebbe essere questo anche uno strumento per superare l’attuale situazione di stallo che vede l’amministrazione comunale da una parte, che tende a minimizzare la situazione reale, e i cittadini che invece denunciano da anni fatti molto gravi che si verificano in questa parte di territorio.

Alla Conferenza stampa di Venerdì 18 Febbraio erano presenti per il Comitato dei Residenti di Lido Tre Archi (Co.R.T.A.) il presidente Gabriele Voltattorni, per l’Associazione dei proprietari immobiliari Confabitare Renzo Paccapelo, per Omnia Casa l’Avv. Silvia Iommi e i consiglieri di minoranza Renzo Interlenghi capogruppo di Fermo Capoluogo e Stefano Fortuna capogruppo del Movimento Cinque Stelle.

Un momento della conferenza stampa del 18 febbraio 2023 su Lido Tre Archi di Fermo
foto della conferenza stampa

Ricevo settimanalmente minacce di morte

Ad introdurre la conferenza l’Avv. Silvia Iommi: “Sono 15 anni che amministro palazzine. Il quartiere è diventato un covo di delinquenti che si danno il cambio e non sono certo 15 soggetti come ci vogliono far credere. Si tratta di una vera e propria mafia. Il meccanismo è sempre lo stesso: la questura libera un appartamento e dopo poche ore viene nuovamente occupato. Appare evidente che per poche decine di euro c’è chi segnala gli appartamenti da occupare abusivamente. Non possiamo più fare da argine a questo fenomeno. Personalmente ricevo settimanalmente minacce di morte”.

Denunciare non serve a nulla

“Non faccio più denunce in quanto non serve a nulla. Occorre muoversi in un’altra maniera. Si tratta di una mafia vera e propria che non può essere combattuta con la buona volontà di singoli cittadini. Anche gli amministratori di condominio non hanno un compito difficile. Basti pensare a tutti quei soggetti che sono agli arresti domiciliari a Lido Tre Archi e che continuano a delinquere tranquillamente”.

La signora che è stata sbranata dai cani troverà l’appartamento completamente svuotato dai delinquenti

“La signora Tina, che è stata sbranata dai cani, (e che ha perso un braccio e una gamba – ndr) quando uscirà dall’ospedale troverà il suo appartamento completamente svuotato dai delinquenti. Noi alziamo le mani. Questa situazione sta diventando un polo attrattivo per la delinquenza”

Si valuta la denuncia per omissione di atti d’ufficio

A questo punto è intervenuto Gabriele Voltattorni: “riprendendo il discorso sulle persone agli arresti domiciliari, adesso ne abbiamo circa trenta, ma abbiamo avuto anche punte di 50. Gira la voce che per “prendere” ai domiciliari qualche persona esiste un vero e proprio listino. E’ una situazione ben nota a tutti. Come quella dei cani. Avevamo presentato una denuncia qualche anno fa per tutti i problemi creati dai cani (escrementi, lesioni) ma non è stato fatto nulla. Stiamo valutando una denuncia per omissione di atti d’ufficio.

Perché gli appartamenti non vengono messi in sicurezza?

Per Silvia Iommi “anche gli appartamenti che vanno all’asta sono un problema perché ricadono sotto la gestione dell’Istituto Vendite Giudiziarie che dovrebbe controllare lo stato dei luoghi, ma che invece lascia tutto per anni, anche decenni, in completo stato di degrado”
Gabriele Voltattorni “Dopo due giorni dalla recente operazione interforze che ha liberato gli appartamenti occupati abusivamente questi sono stati nuovamente occupati. Prima si mettevano in sicurezza e chiusi con delle lamiere. Perché non viene più fatto?

Senza controllo di vicinato

“A suo tempo avevamo firmato un memorandum con il Sindaco per realizzare un controllo di vicinato. Invece della classica procedura è stato nominato un delegato alla sicurezza che dovrebbe ricevere delle segnalazioni tramite e-mail, ma questa è una cosa differente da quello che succede in tutti gli altri quartieri della provincia dove la segnalazione alle forze dell’ordine o alla polizia municipale arriva in tempo reale. Perché da noi una procedura così poco funzionale?”

Le denunce non hanno seguito

“Io ho visto più di quaranta persone nel giro di pochi minuti entrare in uno stesso stabile. L’ho segnalato e mi è stato detto che non è possibile intervenire perché non è sicuro che tutta quella gente andava a comprare droga. Ma noi che possiamo fare di più se non segnalare le situazioni anomale, ma poi il resto spetta alle forze dell’ordine”.

Siamo ancora in tempo per evitare il peggio

“Siamo ancora in tempo per evitare il peggio”. Ad affermarlo è stato il consigliere Comunale Renzo Interlenghi, “quando decisi di candidarmi a Fermo quello di oggi era uno dei problemi più caldi. In campagna elettorale l’attuale Sindaco aveva utilizzato l’accordo raggiunto con i residenti (cd memorandum), aggiungendo che avrebbe usato la mano pesante con la criminalità. Quello che mi preoccupa è questa mancanza di attenzione nonostante le richieste di aiuto, nonostante il grido di allarme della gente onesta, nonostante ci sia chi continua a resistere ed abitare in quel quartiere. Se i residenti chiedono una presenza maggiore vuol dire che siamo ancora in tempo per evitare il peggio.

Gli otto milioni e mezzo della riqualificazione se li sono mangiati il tempo e le spese di progettazione

“Gli otto milioni e mezzo messi a disposizione dal Consiglio dei Ministri per la riqualificazione delle periferie degradate se li sono mangiati il tempo, con gli aumenti, e le spese di progettazione. Sfido chiunque ad andare a vivere in questo quartiere per capire l’ansia quotidiana. Io in tutte le assemblee di quartiere non ho mai visto un consigliere di maggioranza anche solo per dimostrare la vicinanza.
Nel momento in cui i residenti non diranno più niente ci sarà da preoccuparsi perché la situazione sarà divenuta irreversibile.
Ho anche proposto di andare a fare i consigli comunali in quel quartiere in modo da dare alla popolazione la possibilità di incontrare i consiglieri e di sentire l’amministrazione vicina”.

La speranza nel nuovo Prefetto dopo anni di nebbia

Per Renzo Paccapelo: “dopo anni di nebbia abbiamo aspettato il nuovo Prefetto per vedere un cambio di passo. Le forze dell’ordine effettuano un monitoraggio ma non è che la mafia è così evidente, eppure basterebbe accorgersi degli enormi capitali che ruotano intorno a Lido Tre Archi. La videosorveglianza serve solo ad individuare le targhe ma non certo ad individuare i capitali.
Servono indagini sofisticate, vedendo ad esempio tutte le procedure a vendere. Sono più importanti i controlli fiscali per capire la mafia che c’è dietro”
.

C’è qualcuno che non dice la verità

Ha aggiunto Renzo Interlenghi: “se andate a vedere la relazione del progetto per accedere ai fondi messi a disposizione dal Consiglio dei Ministri per le periferie degradate, il quartiere di Lido Tre Archi è stato descritto proprio utilizzando la stessa narrazione che si sta facendo oggi. O quella relazione era falsa e volta a percepire indebitamente un finanziamento oppure le rassicurazioni continue che arrivano da più parti non sono veritiere. Nell’uno o nell’altro caso siamo difronte ad un fatto molto grave”

Anche gli utilizzi del fondo FAMI (fondo asilo migrazione e integrazione), effettuato da molte associazioni, sembra non essere proporzionato ai risultati. Per Renzo Interlenghi “questo fondi sono utili per garantire una integrazione, ma purtroppo questi progetti hanno un effetto di lungo periodo mentre qui abbiamo bisogno di misure urgenti”

Due centri di spaccio che stanno contagiando il territorio

Renzo Paccapelo “come non è possibile rendersi conto che ci sono due centri di spaccio, uno a Porto Recanati che contagia la zona di Civitanova e uno più a sud che contagia anche Porto Sant’Elpidio? Oppure non vedere che l’etnia tunisina sta cercando di accreditarsi come quella egemone?”

La magistratura archivia tutte le nostre denunce

Gabriele Voltattorni: “come residenti cerchiamo di fare la nostra parte ma poi la magistratura archivia sempre. Ad esempio tre anni fa abbiamo presentato una denuncia formale sugli acquisti degli appartamenti da parte di alcune società che hanno nel proprio portafoglio chi 30 chi 50 appartamenti sulle quali andava effettuata una seria indagine. Invece è stato tutto archiviato”.
Oppure aggiunge Silvia Iommi: “quando ho preso l’amministrazione della palazzina R4 c’era in atto 746.000 euro ma molti fornitori non erano stati pagati. Si è fatto il processo ma è stato tutto archiviato perché nel frattempo è stato cambiato il giudice e i testimoni hanno tutti ritrattato”.
Gabriele Voltattorni “il discorso degli appartamenti all’asta amplifica i problemi perché le spese condominiali non vengono pagate da nessuno, e quindi ci sono morosità per migliaia di euro”

I soldi per le riqualificazioni spesi tanto per spendere

Per il consigliere comunale Stefano Fortuna: “si chiede ai cittadini onesti di fare di più di quello che è un loro compito cioè denunciare. Anche i fondi che vengono presi per le riqualificazioni sembrano abbiano come obiettivo solo quello di spendere i soldi e non di risolvere i problema tanto che non vi è nessun controllo in termini di risultato”

500 famiglie senza un contatore dell’acqua

Voltattorni: “noi ascoltiamo i residenti. Facciamo le riunioni ma poi non troviamo nessuna sponda. Nell’ultima riunione il Sindaco è venuto, ha fatto il suo discorso ed è finito tutto lì. Si pensi al discorso dei contatori dell’acqua. Passano i mesi, gli anni, e più di 500 famiglie sono senza un contatore dell’acqua con tutte le conseguenze e le controversie che possono nascere dalla presenza di un solo contatore per ogni singola palazzina. Anche le cifre richieste dal CIIP sono impossibili da sostenere. Si parla di 50.000 euro per gli scavi più 700 euro per ogni famiglia per fare arrivare la linea in ogni appartamento”.

Gli organizzatori della conferenza stampa del 18 febbraio 2023 su lido tre archi di fermo
foto conferenza stampa

Le problematiche vengono tenute nascoste

Tutte le parti presenti sono state concordi nel ritenere che le problematiche esposte vengono tenute nascoste durante il comitato per la sicurezza e per l’ordine pubblico dove non vengono invitate le associazioni dei residenti. Bisognerebbe, come avviene in altre parti d’Italia, prevedere delle forme di partecipazione allargata a chi conosce, meglio di qualsiasi altro, il territorio perché ci vive quotidianamente. Un passo avanti potrebbe essere quello di chiedere al Prefetto di Fermo l’istituzione di un tavolo di osservazione, come “appendice” del comitato provinciale per la sicurezza e l’ordine pubblico, dove poter convocare anche le associazioni dei proprietari immobiliari e dei residenti anche per superare la contrapposizione con l’amministrazione comunale.