di Massimiliano Bartocci –

Mauro Cardinali, amministratore della Matanauto Giulianova srl, si è aggiudicato l’acquisto della Casina delle Rose per la cifra di 2.190.030.

L'imprenditore Mauro Cardinali difronte alla Casina delle Rose, immobile storico venduto dal Comune di Fermo

Di poco più bassa (soli 157.840 euro di differenza) è stata l’altra offerta presentata da Giampiero Properzi, amministratore della Royal Group srl, che ha osato 2.032.090, solo 59.190 in più della base d’asta, che era stata fissata dal Comune a 1.973.000 euro.

La partecipazione poco comprensibile dell’imprenditore Cardinali che, a suo dire, sarebbe stata puramente formale e tesa ad per evitare che l’acquisto avvenisse ad un prezzo troppo basso dopo la prima asta andata deserta.

Entrambe le offerte si sono dimostrate ben al di sotto di qualsiasi previsione.

Del tutto infondate invece le voci che circolavano circa una proposta di 2.800.000, vale a dire il prezzo di stima della Agenzia delle Entrate più il 15% di alea indicata proprio nella perizia.

Di certo si è trattata di un svendita più che di una vendita.

Il motivo principale di questa mancata capitalizzazione da parte del Comune di Fermo risiede nell’aver enfatizzato “l’obbligo” di realizzazione di un albergo che ha tenuto lontano tutti i possibili investitori, visto che gli alberghi sono in enormi difficoltà.

Questo ha portato a non ricevere offerte nella prima asta.

Incomprensibile la strategia dell’amministrazione comunale

Completamente fuorviante la strategia dell’amministrazione comunale. La Casina delle Rose è stata venduta ad un prezzo “stracciato”, come dimostrato anche in un altro nostro articolo e che ha visto diversi esposti presentati alle autorità giudiziarie, e per di più senza la garanzia della nascita di un albergo a cinque stelle.

Anzi per espressa dichiarazione dell’imprenditore Mauro Cardinali la Casina delle Rose sarà messa a disposizione della collettività.

Il Comune acquista contemporaneamente una foresteria di 24 stanze a 4 milioni di euro

Che la base d’asta fosse troppo bassa, e che ha condotto ad un prezzo di vendita “ridicolo” è dimostrato anche dal fatto che il Comune di Fermo ha appena concluso un accordo con la Adriatica Spa per l’acquisto di due immobili presenti nella ex Conceria di Molini Girola (per 528.000 euro) che verranno ristrutturati e destinati ad uso foresteria per accogliere i familiari dei degenti del nuovo ospedale, per un costo complessivo di circa 4 milioni di euro.

Da un lato il Comune di Fermo acquista una Foresteria che è una sorta di albergo con 24 stanze (meglio parlare di struttura ricettiva non alberghiera), che costeranno alla Comunità circa 166.000 euro per ogni alloggio offerto, e dall’altro ha venduto un albergo avente 19 stanze (ma ampliabile per più del doppio), in uno dei posti più belli d’Italia per 2.190.000 euro.

Con la stessa logica una volta completati i lavori di ristrutturazione della Foresteria si porrà, per il Comune di Fermo, la problematica di cedere questo nuova struttura ricettiva.

Salvo non decidere di dare queste stanze in gestione a terzi ma in questo caso si dovrebbe spiegare per quale motivo questa modalità sia stata esclusa per la Casina delle Rose.